Dopo la laurea magistrale in Biotecnologie Sanitarie con tesi sperimentale presso il Laboratorio Spinal, dopo l’esperienza all’Università di Lovanio in Belgio, sempre grazie a Spinal, e dopo una meritata vacanza-interruzione, Nejada Dingu è tornata per sostenere il selettivo esame di ammissione al dottorato SISSA che si è svolto il 3 e 4 ottobre e che ha brillantemente superato.
“Mi ero preparata bene tutta l’estate (ho seguito il consiglio di Francesco: mattina in spiaggia, pomeriggio sui libri). Il test scritto prevedeva tre domande aperte di argomento di base di carattere generale nell’ambito della neurobiologia.
http://phdneurobiology.sissa.it/eng/faculty/giuliano-taccola.aspx
Non hai trovato l’esame particolarmente difficile perché eri particolarmente preparata?
Sì, avevo già avuto modo di avvicinarmi a questi argomenti negli otto mesi del mio tirocinio al laboratorio Spinal per la preparazione della tesi, avevo già solide basi sperimentali ed un buon curriculum universitario. Durante questi mesi ho approfondito lo studio delle più recenti attualità nel campo delle Neuroscienze.
L’esame orale poi è consistito in un colloquio dove al candidato veniva chiesto di presentarsi, di spiegare le sue motivazioni a sostenere l’esame di ammissione al dottorato. Ho detto che cosa mi aspetto dalla mia frequenza alla SISSA, quali sono i miei progetti nell’eventualità di una ammissione al dottorato.
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Che cosa ti aspetta nei prossimi mesi e tu che cosa ti aspetti?
Le lezioni cominciano il 4 novembre, poi per tre mesi dovrò seguire le lezioni in SISSA. Dopo i tre mesi tornerò in laboratorio, avrò ancora alcune lezioni e corsi da seguire e poi gli esami di fine anno, i Progress Reports, per relazionare sul punto di avanzamento del mio progetto di dottorato, i risultati ottenuti e quindi una presentazione e discussione dei dati.
Il mio progetto di ricerca sarà nell’ambito del dolore neuropatico, durerà quattro anni: la SISSA mi offre la possibilità di proseguire la comprensione dei meccanismi alla base del dolore cronico di origine spinale e spero, eventualmente, di riuscire a traslare le migliori osservazioni ottenute in vitro su modelli preclinici anche sfruttando alcune interessanti collaborazioni stabilite dal Dott. Taccola.
Questa è una tappa, come proietti nel futuro la tua visione del tuo percorso, oggi Spinal per te è un trampolino, dicci che cosa ti piacerebbe fare in un futuro non vicinissimo? Qual è il tuo sogno Nejada?
Nejada sorride, trattenuta, e non dice.